Impianti in titanio

Impianti in titanio: Come premesso, il titanio è un materiale largamente utilizzato in ambito sanitario, quindi sicuro sotto ogni aspetto. Basti pensare che riveste i pace-maker e funge da struttura portante di numerose protesi ortopediche. La sua biocompatibilità, nei confronti delle gengive e dell’osso alveolare, è massima e soddisfano anche i tempi di ripresa post-operatoria. L’inserimento della vite endossea, infatti, non richiede più di una semplice seduta, durante la quale viene anestetizzata l’area. Tale procedura, nota come “implantologia a carico immediato”, è disponibile soltanto per le viti in titanio, mentre per quelle in zirconio si preferisce optare per il carico differito. Sul perno metallico, detto anche fixture  viene posizionato il moncone (o abutment), quindi la vite di giunzione che collega la struttura interna alla corona. Volendo, quest’ultima può essere anche cementata, ma ciò avviene solo a discrezione del clinico. La fase durante la quale si assiste al processo di osteo integrazione, è nota come transizione. Può avere una durata più o meno lunga, ma solitamente è più rapida in caso di protesi in titanio. Nonostante l’inserimento di un impianto dentale sia un vero e proprio intervento chirurgico, la transizione non si accompagna ad alcun malessere, compresi i dolori e le difficoltà di linguaggio.

Impianti in titanio

Secondo alcuni studi clinici, il duo zirconio-ceramica è associato ad una maggiore tollerabilità biologica, quindi è preferibile nei soggetti allergici o potenzialmente tali. La struttura di questi impianti, tuttavia, è costituita spesso da un blocco unico, elemento che riduce la praticità del caso di interventi successivi. Indubbiamente i perni in zirconio mostrano stabilità e resistenza, ma trattandosi di soluzioni di ultima generazione, nessuno può prevedere se reggeranno al giudizio del tempo Il titanio, invece, è in grado di resistere più di 25 anni e, nella stragrande maggioranza dei casi, anche tutta la vita. Altra nota discriminante è poi la tendenza a favorire la placca, che si osserva maggiormente col titanio. Ciò vuol dire che, la scelta di un impianto di questa tipologia, impone una maggiore cura, una costante manutenzione ed un rischio superiore di perimplantite.  Molto spesso, i soggetti interessati all’impianto dentale, sia esso in ceramica che in zirconio, sono caratterizzati da una dentatura assente o comunque decadente. Ciò a cui ambiscono queste persone non è soltanto un sorriso abbagliante, quanto il ripristino della fonazione, della respirazione e della digestione. Bisogna ricordarsi che la prima tappa del processo digestivo avviene proprio all’interno della cavità orale, dove il cibo viene ridotto in poltiglia ed aggredito da alcuni enzimi.

Impianti in titanio

Per tutte queste persone, l’implantologia, la protesistica e l’odontoiatria hanno pensato alle protesi “all on 4”, “all on 6” ed “all on 8”, che consistono in arcate dentali complete sorrette da 4, 6 od 8 perni. Dal momento che si tratta di soluzioni capaci di dimezzare i costi, sono preferibili rispetto agli impianti singoli. Questo trattamento ha però fatto sorgere alcuni dubbi, in quanto molti ipotizzano che il carico delle viti sull’osso mandibolare sia eccessivo. In verità, la pressione esercitata viene ridistribuita in modo atraumatico, grazie all’inserimento di abutment angolati, simili a raccordi di metallo leggermente piegati.

Link Utili:

Una definizione dell’argomento Implantologia Dentale Sesto San Giovanni data dalla famosa enciclopedia on line. (Wikipedia)